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Gli Artefatti della Conoscenza , Di Ishan Sal’Kadrhaal, Dayaq dell’Ordine della Fiamma

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view post Posted on 30/10/2018, 11:02

Il "Membro" per Eccellenza

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Anno 102, Terzo giorno del Quarto mese, Lotonero, Palazzo di Axan Su

“Padre ma come sono fatti gli Artefatti della Conoscenza?”
“Ishan, ciò che vogliamo sapere non è sempre ciò che dobbiamo sapere. La conoscenza è come un corso d’acqua e l’uomo che vi si avvicina ne è il letto. Se gli argini non sono pronti a reggerne le piene, il fiume straborderà ed arrecherà danno a tutto ciò che lo circonda; mentre se questi sono ben rinforzati dalle consapevolezze allora il letto del fiume sarà in grado di resistere agli incrementi della portata che l’accesso ad ulteriore conoscenza comporta.”
“Ma come facciamo a trovare qualcosa di cui non conosciamo la forma?”
“Figliolo, non sarà la forma dell’Artefatto a reclamarne l’identità ma la conoscenza celata al suo interno”

Anno 218, Ventiquattresimo giorno dell’Ottavo mese, Ovest delle Paludi degli Avi, Accampamento


“Ho sentito dire che avete recuperato un frammento di un focus”
“Già”
“Posso vederlo”
“Eccolo. Ileacham porgi il frammento a Diamante.”
“Mmmmmh… conoscete la storia di questi oggetti?”
“Forse, ma forse spiegandocela meglio potrete chiarirci meglio le idee”

Anno 106, Decimo giorno del Dodicesimo mese, Lotonero, Palazzo di Axan Su

“Non è rimasto più molto tempo, sento la scintilla che sta abbandonando il mio corpo”
“Padre, dovete riposare ora”
“NON V’è PIù tempo! Cough… Cough… Phuah! Ishan… passami quel fazzoletto, devo pulirmi il volto. E smettila di agitarmi”
“Padre vorrei solo non vi affaticaste”
“Nel far ciò che si deve non v’è fatica, vi è solo onore”

Anno 218, Ventiquattresimo giorno dell’Ottavo mese, Ovest delle Paludi degli Avi, Accampamento

“I focus erano dei catalizzatori di conoscenza. Le memorie e le tradizioni delle famiglie venivano poste in questi oggetti che potevano avere qualsiasi forma: una spilla, un elmo… ecco ad esempio quello che avete in mano ora se non ricordo male faceva parte di una spada”
“Una spada…”
“Questi oggetti interagivano col focus maggiore come un fiume con i suoi affluenti. Venivano poi tramandati dal capofamiglia al suo erede”

Anno 106, Dodicesimo giorno del Dodicesimo mese, Lotonero, Palazzo di Axan Su


“Argh… alzatemi!”
“Iskandar, Aadil…”
“Io, Janak Sal’Kadrhaal, Dayaq dell’Ordine della Fiamma, con effetto immediato, su autorizzazione dell’Imperatore Reggente e con l’approvazione della famiglia Clematis, cedo a t… cough… cough… Phuah! …ti dichiaro, Ishan Sal’Kadrhaal, Istilik dell’Ordine della Fiamma, degno dell’incarico di Dayaq che la mia scintilla non può più sostenere. Cogh… Cough… Cough…”
“Con onore ricevo questo incarico”
“Cough… Cough… affinché questa nomina abbia effetto è dunque necessaria l’ultima prova.”

Anno 218, Ventiquattresimo giorno dell’Ottavo mese, Ovest delle Paludi degli Avi, Accampamento

“Ormai questi focus sono inutilizzabili, ma antiche leggende narrano che uno di questi fosse un mantello in grado di ignorare alcuni colpi di lama. Ma sono leggende. è passato davvero troppo tempo e, anzi, onestamente sono molto stupito di vederne un frammento in queste terre.”
“A tuo avviso esiste un modo per rintracciare questi focus in qualche modo?”
“Eh, bella domanda. Onestamente non saprei ed al momento direi di no. Già averne trovato uno qui è un risultato inaspettato”.

Anno 106, Dodicesimo giorno del Dodicesimo mese, Lotonero, Palazzo di Axan Su

“Figlio, hai passato l’ultima prova con onore, dimostrando il tuo valore dinnanzi a tutti. Per effetto di questo tuo successo conferisco a te, Ishan Sal’Kadrhaal, Dayaq dell’Ordine della Fiamma, l’Anello Rubino.”
“Grazie Padre”
“L’antica leggenda narra che l’Anello Rubino un tempo fosse uno degli artefatti della conoscenza. Non ci è dato sapere se sia realmente così, tuttavia chi l’ha portato si è sempre contraddistinto per l’arte dell’oratoria e della politica. Cogh… Cough… Cough…”
“Padre, ricevo da te questo primo dono che difenderò con la mia vita”
“Sarà tuo compito, Dayaq dell’Ordine della Fiamma, quello di comandare l’Ordine con l’obiettivo di perseguire la conoscenza poiché Cogh… Cough… Cough… poiché la fiamma va alimentata costantemente. Sarà tuo compito anche quello di preservare la conoscenza da mani improprie e di controllarne l’utilizzo poiché Cogh… Cough… Cough… poiché la fiamma deve sempre rimanere male e mai diventare incendio, o da barlume di luce diverrà elemento di Cogh… Cough… Cough… di distruzione”
“Alimenterò la conoscenza ed il suo sapere sarà strumento per l’Impero di Shamsar. Preserverò la conoscenza lasciando che la sua luce illumini sempre il cammino dell’Impero. Controllerò la conoscenza affinché la sua fiamma non si tramuti mai in incendio. Possa l’aria terminare il suo passaggio nei miei polmoni laddove venissi meno al mio impegno”.
“Io Cogh… Cough… Cough… Io, Janak Sal’Kadrhaal, sono testimone del tuo giuramento insieme agli Dei ed agli altri Qor dell’Ordine della Fiamma. Voi cough… cough… Phuah! Voi, Qor dell’Ordine, aiuterete il vostro nuovo Dayaq nella sua missione?”
“Si lo faremo”
“Darete la vostra vita per la conoscenza”
“Si lo faremo”

Anno 218, Ventiquattresimo giorno dell’Ottavo mese, Ovest delle Paludi degli Avi, in un posto lontano da occhi ed orecchie indiscrete, Fiamma Ardente

“Abbiamo la certezza che possano essere gli antichi artefatti della conoscenza?”
“No, assolutamente”
“Eppure moltissime informazioni coincidono”
“Troppe sono le affinità con gli antichi artefatti”
“Eppure non v’è certezza che lo siano”
“Mio Dayaq, cosa facciamo?”
“Miei Qor, la conoscenza è come un corso d’acqua e l’uomo che vi si avvicina ne è il letto. Se gli argini non sono pronti a reggerne le piene, il fiume straborderà ed arrecherà danno a tutto ciò che lo circonda; mentre se questi sono ben rinforzati dalle consapevolezze allora il letto del fiume sarà in grado di resistere agli incrementi della portata che l’accesso ad ulteriore conoscenza comporta.”
“E quindi?”
“E quindi rinforziamo gli argini del nostro letto. Cerchiamo di capirne di più e contestualmente assicuriamoci che i focus rimangano nelle migliori mani possibili che conosciamo.”
“E quali sono le mani migliori, mio Dayaq?”
“Le nostre.”
 
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