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Dicerie da Elian: Speranza

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view post Posted on 19/7/2018, 15:52

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Villa Curwen... Bollate!

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Nelle settimane dopo la Festa degli Eroi di Malverna





Malverna, sala riunioni

“…ma le difese sono tornate efficienti! Come… anzi, direi meglio di prima che il Portale si accendesse!”
“Diamo finalmente la precedenza alle reliquie...?”
“Si Auradeva. Sono protette solo dalla propria essenza. Ma è solo una questione di tempo…”
“Non sono così convinto di quelli che dici, Beatrice. Nessuno sa dove sono questi luoghi antichi in cui sono state richiamate. Corretto?”
“Si Allen.”
“Quindi partiamo tutti dallo stesso punto.”
“Non sappiamo cosa può ancora esistere fuori Altesia. Non è escluso, quindi, che qualcuna sia stata già recuperata.”
“Ma… non sembri preoccupata, dolce Beatrice.”
“La preoccupazione è presente nel mio cuore, come anche la speranza. I nostri Dei sono tornati da pochi mesi e il nostro mondo è già cambiato. Illuminato dalla loro grazia, il nostro cammino sarà chiaro e la speranza che non siamo più abbandonati contrasta la paura di perdere le reliquie.”
“Bene, ma dobbiamo agire, con la benedizione dei Regni.”
“Esatto Teodoro. Questi cinque traditori sono il nostro primo problema. Agguerriti, sono figli dei Regni, con conoscenze pericolose…”
“Dobbiamo però camminare nella stessa direzione fidandoci… o rischiamo di perdere i pezzi per strada.”
“Fidarsi… direi che su questo, iniziamo male…”
“Allen?”
“Sembra che non sia successo nulla… ma chi ha pensato bene di derubare la corporazione delle arti e dei mestieri, durante i due giorni di festa, si accorgerà presto dell'errore fatto…”



Per le vie di Lotonero

“La lingua può nascondere la verità ma gli occhi mai! Quindi aprite gli occhi e smettete di parlare!”
“…”
“… ma… tu conosci il tipo che sta strillando in mezzo alla piazza? Che ha da agitarsi tanto?”
“In realtà non so chi sia… dicono sia uno di quelli che è tornato dal Portale…”
“Che sta… facendo?”
“Cose strane… senza senso. Sta parlando di antiche tradizioni, che Valdon è una cultura da riscoprire… poi accende e spegne fiamme con le mani… e credo si sia anche mangiato un ratto. Vivo. O meglio, lo ha passato a qualche suo amico lì dietro e ha fatto finta di farlo. Che sch… … che… e quello cosa è??”
“…”
“Il topo!!!”
“Ahhh!”
“...”
“Visto amici miei? Basta aprire gli occhi! Smettete di dire cose che non hanno senso!”
“…”
“Bravo! Ahahahah! Grandissimo!”
“…”
“…Forse è meglio che torni a Palazzo a fare rapporto…”
“Si, Diamante. Credo anche io…”
“A presto!”



Festa in un salotto nobiliare, Noctua

“Mio Lord, mi avete chiamato?”
“Si si, portaci un’altra brocca di vino… di quello pregiato mi raccomando! Il nostro ospite merita un brindisi!”
“Si Lord.”
“…”
“Continua per favore, non ti interrompere! Ma perché ti sei seduto su quello sgabello così piccolo? Ci sono tante sedie così comode…”
“Io preferisco sedere sempre in basso, quando si sta bassi non è tanto pericoloso cadere.”
“Ahahah… lei è proprio saggio!”
“Ma torniamo a noi. Si parlava del valore del denaro. E di come questa moneta che ho in mano sia per me preziosa... ma posso tranquillamente liberarmene, non la difenderei con la mia vita. Qualcuno di voi lo farebbe?”
“Beh… Io non ho problemi a separarmi da questo sacchettino, ho dentro qualche moneta per le spese quotidiane ma nulla di così importante. Io e mio marito non siamo attaccati al denaro.”
“Ve ne siete già separata, mia Lady, se permettete…”
“Ma no, ce l’ho qui in mano.”
“Guardateci dentro.”
“Ci sono ben 20 monete d… Oh. Ci sono dei… sassolini… Ma CHI mi ha preso le mon…”
“Avete detto che non avete problemi a separarvi dalle vostre monete. Ho solo fatto in modo di vedere la vostra espressione dispiaciuta senza. Eccole, sono tutte qui. Prima mi sono permesso di scambiarla con il mio sacchettino di pietruzze portafortuna… ve le restituisco.”
“Oh… ma che mano lesta!”
“Grandissimo! Un brindisi!”



Dunamia, tra le vie circondate dalla Chiara Cinta e dalla Grigia Cinta

“La vita è un susseguirsi di stati d’animo, uno dopo l’altro come un filo di perle. Camminando tra queste strade cosa provi?”
“Provo… provo… tristezza se guardo quel cortile, tutti quei bimbi orfani… odio, odio perché non è giusta la vita, non è equa… provo anche un po’ di serenità, qui la gente vive con poco e si parla, si aiuta, apre la porta della propria casa… c’è la vita di quartiere, c’è famiglia…”
“Beh… è come se ti fossi messo davanti agli occhi dei vetri colorati, uno per sensazione. Quello che hai visto è il medesimo luogo, il medesimo quartiere, le medesime persone. Ma la scenografia che mettiamo davanti a noi, colora il mondo con tinte diverse…”
“Si, ma non credi che vi sia anche del mio in quello che provo?”
“Non c’è mai fine all’illusione. Molte volte, l’illusione è in quello che uno crede di vedere… quindi si. C’è assolutamente del tuo.”
“Mi stai… confondendo.”
“Beh, grazie del complimento. Ti faccio una domanda, amico mio. Se ogni cosa fosse un’illusione e nulla esistesse? In questo caso io sicuramente avrei pagato troppo caro il mio vestito…”



Nel cuore della foresta sacra Odom

“Ma… non ho capito Saida. Di cosa parla?”
“Quello che so di certo è che è tornato dal Portale. E non si è presentato a Malverna.”
“Quello l’ho compreso. Mi spiace che qualcuno abbia disatteso la nostra convocazione a Malverna, gli chiederemo conto di ciò. Ma non si riesce a comprendere a pieno il suo messaggio, a quanto sento.”
“È piuttosto complicato. Ha comunque parlato di uno spettacolo. – Per originalità è difficile trovare un'opera che gli stia a pari – così dice. Il piccolo dettaglio è che… parla di un evento che è molto antico. Lo decanta come una leggenda, una storia che si ripeterà nel futuro e che vuole condividere con noi.”
“Con chi ha parlato?”
“Con svariati Khan, dice di essere colui che tiene le fila della sua compagnia. Ne hai conoscenza Aenurin?”
“Non di lui personalmente, Saida. Ma nella mia memoria esiste un vago ricordo di un gruppo di persone che accolsero la chiamata alla prima convocazione per sottrarre il loro dio dall’illusione del Velo…”



In una taverna di Erendia

“Proprio una bella musica, bravo!”
“Una bellissima voce!”
“Bravo! Offritegli da bere!”
“Grande!!”
“Grazie grazie… siete troppo buoni con me. Passiamo oltre… parliamo ora di emozioni. Sapete che la melodia può dare un diverso significato alle medesime parole? La stessa frase detta con ritmo, inflessione e musicalità differente, può risultare triste, minacciosa o accomodante. Vi faccio un esempio con queste tre parole: io voglio te.”
“Che romantico…”
“Ahahahah… pubblico simpatico! Dicevo. Con queste tre parole posso farvi… una minaccia ad esempio. Accordi duri e sguardo intenso, fisso: IO, VOGLIO…TE!”
“…”
“Vedi mio simpatico amico? Ora non credo di essere stato romantico, ma di averti trasmesso la voglia di decapitarti!”
“…”
“Immaginate ora… un povero cuore spezzato… una litania in minore che supplica: io… voglio… te…”
“…”
“Triste vero? Fa commuovere… Ah, che potenza la musica, come cambia la prospettiva delle cose…”




Qualche tempo dopo…





Malverna, giardino del Tempio

“Si Beatrice, mia signora, le voci che giungono avvalorano quanto vi hanno riportato con la loro richiesta. Anche informazioni ufficiali dai Gran Sacerdoti sembrano confermare…”
“Ho capito ho capito. Da dove arrivano?”
“Sono cinque. Uno per regno…”
“Allora… abbiamo due alternative. Il Portale ci ha restituito veramente gli ultimi esponenti di queste antiche tradizioni… oppure sono un gruppo di folli.”
“E se queste possibilità fossero vere entrambe?”
“Infatti. È il punto più interessante. Che non fa che alimentare la mia speranza… con la certezza che non siamo più abbandonati a noi stessi.”
“Quindi, mia signora… la loro richiesta di incontrarvi?”
“Convoca questi cinque sacerdoti.”
“Anche se non sembrano tali… Comunque, non sarà difficile, sono a Malverna da ieri in attesa di essere accolti da voi.”
“Se anche solo un briciolo di ciò che raccontano fosse vero…”
 
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