Dicerie da Elian: Gli Dei

Terzo giorno Quinto mese, anno 218

È metà mattina quando Beatrice Fior D'Inverno esce dai suoi alloggi, sulle sue gambe, dopo circa cinque giorni in cui le sue condizioni erano preoccupanti. A digiuno quasi completo, insonne per lo più, era diventata sempre più stanca e provata, a colpo d’occhio smagrita e prossima al collasso.
Ha un vigore innaturale e gli occhi colmi di speranza.
La folla la stava aspettando nella piazza antistante il palazzo che la ospita da oramai qualche mese. Noi al suo fianco, per proteggerla, la accompagniamo.
Il sole alto nel cielo illumina Malverna in questa giornata primaverile, a una settimana dal Ritorno di coloro che hanno affrontato il Velo.
Il Sommo Sacerdote Solenne raggiunge il popolo della Cittadella e i pellegrini presenti per condividere quanto ha scrutato.
Un silenzio irreale avvolge la piazza, quando ella prende la parola: “I Sette Dei delle nostre esistenze, i Sette dei delle nostre vite sono tornati. Purificate i vostri cuori, purificate le vostre esistenze per accoglierli nuovamente nelle vostre case!”

Da quel momento…

Crocevia lungo il fiume Airone

“… e lo sta guarendo! Vieni a vedere, corri!”
“Come lo sta guarendo? Con erbe medicinali?”
“Ma no! Corri ti dico!”
“…”
“…”
“Sta invocando il potere degli Dei… sta invocando il potere degli Dei!”
“Ha invocato Hyalia! L’ho sentito… E funziona… FUNZIONA!”
“…”
“Shhhht… silenzio… Fate fluire il potere della Dea davanti ai vostri occhi… inchinatevi e pregate…”


Noctua, Piazza d’Arme

“Alza la guardia! ALZA QUELLA DANNATA GUARDIA! Non abbassare mai in questi casi, o l’avversario ti può colpire facilmente in questa zona.”
“Si Capitano.”
“Devi tenere questo braccio piegato in questo modo. Forza, riprova.”
“Si Capitano.”
“…”
“Buongiorno, Capitano. Come procede da queste parti?”
“Nikolay, benvenuto. Sono in fase di addestramento di una decina di nuove reclute. Sono giovani e solo da qualche giorno sono tra le mie mani… scusatemi. EHI! FERMO! Così sei carne da macello! Non puoi combattere con due mani sull’elsa in questo modo! Anche un bambino ti bucherebbe il fegato se avanzi così. Controlla sempre le braccia, sono fondamentali, e coordinati con il passo che stai facendo come ti ho fatto vedere prima. Forza, riprova.“
“…”
“No NO! NON VA BENE! Non farti prendere dall’enfasi! Non mettere tutta questa rabbia nei colpi… fermati!”
“…”
“Ho detto FERMO!”
“Invoco il mio dio Valdon: PARALISI!”
“Nikolay… ma…”


Dunamis, voci tra la folla antistante il tempio di Azael

“Quanta gente in attesa per la Reverenza… mettiamoci in fila, subito.”
“Non c’era questa affluenza da tempo… ma quanti…”
“…”
“Non ci posso credere… Sono tornati! Gli Dei sono tornati! È una meraviglia!”
“Abbiamo finalmente ritrovato la nostra Guida!”
“Rispondono alle preghiere… Ho già visto alcuni Sacerdoti che possono usare il potere donato dai Sette!”
“…”
“Ma quanto ci si mette a entrare al tempio?”
“Non ti preoccupare, la fila scorre abbastanza.”
“Dentro il Gran Sacerdote ci riceve uno ad uno. Non finiremo mai…”
“In realtà… conoscendo Jacob, non credo sarà lunga l’attesa…”


Malverna, Tempio di Belfus

“… e quindi sono apparsi nell’ultima parte del Sogno e hanno guidato alla chiusura e alla loro liberazione.”
“Incredibile… sia lode agli Dei!”
“Non tutti però, Belfus, accompagnato da Hyalia e Valdon, hanno trovato Numea.“
“Abbiamo sempre avuto fede in loro, non potevano tradire così la nostra fiducia. L’oppressione del Velo è terminata!”
“E non è finita qui. Ci hanno raccontato anche che Belfus è stato prima una specie di divinità che dominava gli incubi e le creature ferali, poi è diventato una piaga che ha sconquassato il mondo del Sogno e ha portato distruzione in ogni dove…”
“Meraviglioso…”


Radura nel cuore della Foresta Odom

“Non posso crederci… Non può averci tradito così.”
“Si. Numea è stata colei che ha creato il Sogno. Questa è la verità. Tutti lo hanno detto. È un ricordo comune a tutti, quindi non può che essere certo. Questo è quello che hanno vissuto al di là del Portale…”
“No. Ora saremo tacciati di…”
“Fermo, non cadere nello sconforto. Il nostro Sommo Sacerdote sta cercando di quietare la situazione. Ma non abbiamo molte notizie. Andiamo a Malverna, è l’unico modo che abbiamo per riconciliarci con la realtà.”
“Ci accuseranno di essere devoti alla causa di guerre, patimenti, devastazioni…”
“Abbi fede in Numea. Ella avrà avuto le sue motivazioni per creare quel sogno. Io ho fede in lei, non posso tradire il mio Credo di fronte a un ostacolo!”
“Non è un proprio un ostacolo piccolo…”


Conciliabolo tra Sacerdoti fedeli di Erimar

“… e quindi il potere di occultamento del Velo in realtà è… terminato.”
“Del tutto?”
“Così dicono.”
“Impossibile. Possiamo richiamare il potere divino. E fin qui siamo tutti d’accordo. Come tutti gli altri… ma non posso incanalare in me la dottrina propria del nostro Dio Erimar. Quindi è logica: il potere di occultamente del Velo non è terminato.”
“Mh…”
“Signori. Dobbiamo chiarirci le idee. E riorganizzare il nostro Culto. Questo è un obiettivo primario per permettere alla legge di Erimar di tornare a dominare. E soprattutto, di capire cosa è successo…”
“Il nostro Signore Erimar veglia ancora su di noi. Lo sento. Nulla è lasciato al caso. Neanche tutto questo…”


Voce al Crepuscolo

“… ma Maestro…”
“Lasciami qui.”
“Devi riposare. Non mangi da due giorni, non stai dormendo. Sei sempre chiuso qui dentro a lavorare senza una…”
“Zitto! Zitto! E vattene! Come faccio a dormire con questo fardello nel cuore? Non ho pace, la mia mente non ha tregua! La nostra Guida non è più… Traxis non è più. E tu vieni a disturbarmi per dormire e mangiare? Vattene di qui!”
“Maestro… siamo tutti sconvolti, ma non è forgiando armi senza sosta che Lui tornerà in vita. Non è lasciandosi morire che gli rendi giustizia!”
“No, ma rendo Onore alla sua memoria forgiando le mie armi più belle… si… affinché possano essere usate contro coloro che sostengono colei che ha la colpa della sua morte! Si… senza tregua… senza sosta…”
“Maestro… un Dio non può morire! Non può morire! Non puoi credere che…”
“Nei sogni, anche gli dei muoiono. Nella realtà, saranno altri a pagare…”