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Partenza da Calen , di Menkhar Kell

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view post Posted on 3/11/2017, 11:15

Il "Membro" per Eccellenza

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Calen, in una giornata di sole

Mentre l’arcano sta preparando il suo mulo per il viaggio, un umano gli si avvicina incuriosito.

<ciao Kell, come mai stai preparando Cocchio? Vi trasferite in un’altra parte della città?>

L’arcano lo guarda, soppesa per qualche istante le parole poi, tratto un respiro, gli risponde:

<sto lasciando Calen, non ho più motivo di restare qui>

L’umano, inizialmente perplesso, comprese le implicazioni di quelle parole, passa da quieto a visibilmente contrariato da quanto sta accadendo.

<ma! Non puoi! Hai sentito quel che si dice per le strade... C’è ancora tanto da fare, Haruman non è sconfitto!>

<molti si sono schierati per Haruman, alcuni perché pensavano che fosse la scelta giusta, altri perché volevano la liberà o per cercare un po' di pace… Io… Ero qui perché avevo fatto una scelta, ora quella scelta è morta. Non c’è libertà qui, non c’è futuro, ci sono solo le mura di casa trasformatesi in una prigione. Ora abbiamo finalmente la possibilità di vivere in un mondo in pace e non vedo motivi per cercare di sbilanciarne oltre gli equilibri… Haruman ha avuto la sua possibilità, noi l’abbiamo avuta, ora dobbiamo accettare le conseguenze delle nostre azioni.>

L’umano sembra non comprendere le parole che ha sentito e anzi sembra che queste abbiano solo suscitato in lui un accentuarsi della sua rabbia

<È dunque così, una sconfitta basta per farti desistere! Non fai altro che scappare! Proprio ora che Haruman ha più bisogno di sostegno? Allora vai! Alle porte ti fermeranno e se sarai fortunato ti rinchiuderanno… Altrimenti ti vedremo pendere da una corda!>

<ti ricordo che ti trovi a Calen, capitale della razza aurea. Razza cui faccio parte io, come molti fuori da qui. Ho vissuto, tra queste mura, più vicende di quante tu possa immaginare e conosco più cose, di questa città, di quante ne saprete mai. Come pensate, tu o le guardie ai cancelli, di fermare il mio viaggio?> lo sguardo dell’arcano si alzò, come a guardare oltre alle mura, mentre inizi a condurre il suo mulo <per me è giunto il tempo… Voglio cercare di guardare Oltre…>

Con un ultimo cenno l’arcano si allontanò in direzione delle mura per uscire dalla città che considera casa
 
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