Posts written by Il Verga

Salve a tutti,
affrontiamo la chiamata COMANDO e cercheremo di dare una spiegazione, anche se non esaustiva delle possibili interpretazioni IG.
Daremo esempi delle situazioni più comuni e specificheremo quelle nate dal topic di facebook

CHIAMATA COMANDO
Questa chiamata è sempre associata ad un’altra SINGOLA parola che spiega quale sia il comando da eseguire (es. “COMANDO! Uccidilo”); chi subisce questa chiamata deve ubbidire al meglio delle sue possibilità all’ordine di colui che ha effettuato la chiamata, senza tergiversare, reiterando e mantenendolo per tutta la durata dell'effetto.
L'effetto di questa chiamata termina solo se il personaggio che l'ha subita va in COMA oppure dopo 10 secondi dall’aver eseguito il comando.
Chi subisce questa chiamata non si rende conto di averla subita fino al termine dell'effetto per questo può essere dichiarata a bassa voce.


Riprendendo la spiegazione della chiamata COMANDO, a seguito dei dubbi espressi e valutazione dello staff regolamento, aggiungiamo che il COMANDO richiesto deve essere espletato IMMEDIATAMENTE ed AL MEGLIO DELLE CAPACITA’ DEL PERSONAGGIO.
Con il termine “immediatamente” intendiamo che dovrete espletare il COMANDO subito.
Con il termine “al meglio delle capacità del PG” intendiamo che dovrete espletare il COMANDO con le migliori abilità a vostra disposizione

Prima degli esempi che speriamo aiutino a comprenderne l’interpretazione specifichiamo che: per “dopo 10sec. dall’aver eseguito il comando” si intende da quando il comando è completato, non da quando si è iniziato a compierlo, il Comando va terminato.
Per questo e per solo alcuni tipi di COMANDO con una durata temporale non chiara e/o lunga (vedere esempi) il comando si considera concluso dopo massimo 15' da quando si è iniziato ad espletarlo e dopo 15minuti+10secondi il comando è terminato del tutto

Esempi
Comando! Contali! (Riferito ai sassi per terra, ai sampietrini o qualsiasi altra cosa]
Questo comando si attua subito, si inizia a contare e si termina quando si è finito [in questo caso se il conto dura tanto, si considera concluso dopo 15'] da li contate altri 10’’.
nota: chi non sa contare alla fine dirà molti...ma sarà impegnato per al massimo 15' perché cercherà di espletare il comando.

Comando! Uccidilo! (indicando il bersaglio o in altro modo)
Questo comando si attua subito, al meglio delle abilità del personaggio. Il comando termina quando il personaggio che si doveva uccidere è in stato di Crepa.

Comando! Assassinalo! (indicando il bersaglio o in altro modo)
Questo comando si attua subito ed al meglio delle abilità del personaggio. Il comando termina quando il personaggio che si doveva uccidere è in stato di Crepa.


Comando! Difendimi!
Questo comando si attua subito se in pieno combattimento, il comando termina quando si è completata la difesa (non ci sono più nemici o il personaggio da difendere è morto).
[Se espletato fuori dal combattimento durerà al massimo per 15'....]

Idem per
<i>Comando!"Seguimi!"

Comando! Nascondilo! (Solo riferito ad oggetti)
Questo è da attuare subito ed al meglio delle proprie capacità



CHIAMATE “COMANDO” NON ATTUABILI
Comando! Tuffati! (Dentro il fossato)
Questo NON è attuabile perché le regole di sicurezza rendono NON attuabili cose NON fattibili nel GDR (come ad esempio, non si può "decapitare" o "seppellire" nessuno. Allo stesso modo non si può fare nemmeno sotto “COMANDO!”)

Comando! Espatria! (o similari che obblighino ad andare FG o abbandonare il gioco)
Non è attuabile

Edited by Il Verga - 15/2/2019, 14:21

Bollaverde Live è lieta di presentare:
*** Fronte di Guerra ***
da Sabato 12 Gennaio 2019
presso presso Castello di Pagazzano – Pagazzano - Bg

Punti Esperienza Evento: 1500 PX + X
!! ATTENZIONE LIMITE DI PARTECIPANTI: MASSIMO 120 !!

Si torna a Pagazzano, sono passati 5 anni dall’ultima nostra presenza e rientriamo dalle porte del Castello per sederci anche a tavola.
Il live impegnerà i giocatori dalle 10:00 a notte fonda e comprenderà una cena servita dalla Comunità Contadina che custode e gestisce il Castello da sempre.
Cosa aspettate? organizzatevi ed avvisate tutti, i posti sono limitati
Iniziate il 2019 con l’avventura ed il divertimento di Bollaverdelive

Il Castello è stato rinnovato, per questo chiediamo attenzione durante il gioco ed il rispetto delle regole della struttura.
Cogliamo l’occasione di ringraziare l'amministrazione del Comune di Pagazzano e la associazione della Comunità Contadina
Buon gioco a tutti!

ATTENZIONE
A) Il Parcheggio: si potrà parcheggiare nel parcheggio pubblico di fronte al parco e l’entrata al Castello avverrà dal ponte levatoio
Ricordate di tenere a portata di mano il cartellino di gioco, unico documento che indica la vostra appartenenza a Bollaverdelive ed il braccialetto consegnato con la busta sempre al polso. Eventuali mancanze saranno sanzionate in PX.

ISCRIZIONE EVENTO

L'Iscrizione sarà possibile, per tutti coloro che tramite il database “Portale” avranno creato un Personaggio principale e solamente:
- versando la quota associativa tramite bollettino postale sul C/C 57683955 intestato a Bollaverdelive, riportando sulla Causale “Buon Pagazzano 2019" ed è possibile utilizzare un singolo versamento per più quote.
- utilizzando il sistema Paypal presente direttamente nel proprio account BVL
!! Non sono previste iscrizioni alla porta !!

La stampa garantita del cartellino per l’evento sarà valida fino a:
Lunedì 07 Gennaio 2019



La quota associativa:
è pari a 45 euro


Quota Associativa : Minore anni 14, Collaboratori PS già registrati & Nuovo giocatore :
è pari a 40 euro e comprende anche la CENA In Gioco

A) I minori di anni 14* accompagnati da un maggiorenne responsabile e/o facente le veci iscritto con quota associativa intera,
B) Nuovo giocatore: una persona che non abbia mai partecipato agli eventi di Bollaverdelive in qualità di giocatore
C) Collaboratori: persone dedicate al Pronto Soccorso registrate nel sito

NOTA BENE sarà possibile saldare la quota solo fino al giorno Venerdì 4 Gennaio 2019 l’iscrizione che comprende la giornata di gioco e la Cena In Gioco


!!! ATTENZIONE !!!
Per tutti coloro che abbiano effettuato il pagamento via posta, ricordiamo che
NON E' PIU' NECESSARIO SPEDIRE COPIA DEL BOLLETTINO PAGATO.

Dovrete solamente spedire una mail a [email protected]
riportando:
• Il numero di bollettino DEM (20 cifre) che viene stampato dopo la quietanza
• L'elenco dei numeri PG in maniera chiara e leggibile con i corrispondente nome/cognome giocatore
• Il Capo Gruppo


________________________________________

Informazioni, Promozioni, Opzioni "Utili" e/o "Accessorie"

Promozione "Capi Gruppo" :

AAA:
La promozione è attiva solo per le iscrizioni di un gruppo che supererà il limite di 10 PG e che verseranno le quote in un unico bollettino, in questo caso il Capo Gruppo godrà del bonus di 500PX

Si ricorda che il Capo gruppo deve :
• presentarsi all’apertura della segreteria
• dovrà occuparsi di raccogliere i dati del proprio gruppo per le pratiche assicurative per l’anno solare 2018-2019

Sottolineiamo che :
• se il responsabile di gruppo ritarderà oltre la chiusura della segreteria non godrà del premio in Punti Esperienza
• le buste non verranno consegnate dopo la chiusura se non singolarmente presso la Banca In Gioco dove i Giocatori potranno recarsi nei panni dei propri Pgs, insomma il gioco prima di tutto.

NB: Le Quote Associative di questo evento non sono recuperabili.

SUPERSCONTO – Quota partecipazione AIUTA LO STAFF:
Per questo raduno è prevista la quota aiuto staff
15 persone potranno partecipare al raduno con la quota associativa a 30euro, comprensiva di Cena In Gioco.
Dovrete solo mettervi a disposizione dello staff dalle ore 10:00 alle ore 17:00 e poi potrete giocare fino alla fine dell’evento.

NOTE ORGANIZZATIVE

Affitto Materiale
Per i giocatori iscritti all’evento è possibile usufruire delle armi larp associative con un contributo ripristino pari a 10 euro ad evento, non rimborsabili e con un documento di identità come caparra.
Sottolineiamo che chi richiede un’arma in lattice ne è responsabile e se danneggiata potrà essere tenuta dall’affittuario reintegrarne il costo per l’acquisto di una nuova.
I costi sono ad evento
Armi Corte (al paio) 10 Euro/tutto il live + la carta di identità
Spade (singola) 10 Euro/tutto il live + la carta di identità
Armi lunghe (singola) 15 Euro/tutto il live + la carta di identità
Tuniche base con cintura porta arma (fino a termine) 10 Euro/tutto il live + la Carta identità

Dove si mangia
Durante tutto l’evento sarà presente il ristoro organizzato dall’associazione Civiltà Contadina di Pagazzano ed alla sera sarà servita cena in salone riscaldato
Menù indicativo
Antipasto Pagazzano
Pasta e Fagioli
Polenta Taragna
Cotechino e Pane
1 bottiglia di vino ogni 4 commensali


Servizi Igienici
Sono presenti all’interno del Castello.
Ricordiamo di non gettare oggetti e/o assorbenti nello scarico, eventuali danni dovranno essere rifondati dai partecipanti con incremento delle spese per l’associazione; invitiamo tutti i partecipanti ad organizzarsi per la carta igienica ed a tenere i bagni puliti, perché li dovrete utilizzare per tutta la durata dell’evento.


Dove Dormo
Non è previsto il pernottamento in loco, ma i dintorni sono ricchi di B&B

Le Regole
Il luogo di gioco si trova all'interno di una proprietà demaniale pubblica e salvaguardata dalla Comunità locale, vi è una zona adibita a parcheggio pubblico a circa 100mt dalla location.
Vige il divieto di portare cibo all’interno del Castello a parte quello venduto dalla Associazione locale.
Vige il divieto di vendere materiale di gioco all'interno di tutta l'area di gioco, se non espressamente autorizzati e con propria partita iva. Questa è materia fiscale e non abbiamo intenzione di essere danneggiati da comportamenti non corretti.
grazie.


PROGRAMMA DELL'EVENTO
Sabato 12 Gennaio 2019

Segreteria
Ore 09.00
Ritrovo e controllo armi e armature, consegna dei Cartellini Personaggio, pratiche Assicurative direttamente al Banco
In Gioco!
Ore 10.00 (Con Briefing)

Fuori Gioco!
circa le ore 02.00 circa


Luogo In Gioco:
zona sconosciuta

Banco:
Presente

Ci sono Regole ?

Durante la Cena In Gioco sono vietati TUTTI i combattimenti e le azioni di attacco, lo spazio nel quale ceneremo è da gestire con la massima attenzione per non arrecare danno alla struttura; comportamenti non regolari non verranno tollerati

Per come le hai presentate dal 1 al 4 si attiva 'nascondersi'... Per le canne come per la 1A e nel caso non ti abbia visto l'osservatore.

Poi il muoversi si può fare SOLO da un nascondiglio ad un altro, NON si può scivolare lungo il muro......

Rocca Ademar era appena un puntino alle loro spalle quando il segretario decise d’interrompere il lungo silenzio sceso nella carrozza da quando avevano lasciato Noctua. Era solitamente abituato a rispettare quei momenti di quiete rigenerante, ma la curiosità per quella partenza repentina lo stava logorando ormai da due giorni, da quando era giunto il messo con gli ordini sigillati dal timbro personale del Reggente Consorte.

-Alto Cancelliere, perdonatemi, ma dove siamo diretti? Pensavo fosse prevista una permanenza di almeno altri dieci giorni.-

-Voi a Lotonero Vent, io più a occidente.-

-A occidente? Ma non vorrete dire che…-

-Esattamente quello che avete intuito. Mi unirò all’armata ed al Maestro Amaranth.-

Il segretario ebbe un fremito, restò in silenzio alcuni istanti e quindi respirò profondamente.

-Un sollievo giustificato, ma non devi aver timore Vent. So bene che non siete idoneo alle missioni sul campo. Cercherò di fare a meno dei vostri preziosissimi servigi.

-Uh, beh, vi ringrazio ambasciatore. Una parte di me sarebbe anche curiosa di scoprire cosa è rimasto del mondo che conoscevamo, ma credo ci siano persone più idonee a tale impresa.-

-La Conoscenza dei propri limiti è un pregio che sempre meno persone comprendono, non vi crucciate. E comunque avrei richiesto in ogni caso di poter fare rientro anzitempo, le formalità diplomatiche per la missione congiunta delle cinque sono state sbrigate senza nessun intoppo o ritardo.-

-E per quell’altra questione?-

-Direi che si è svolto tutto nei parametri di civiltà, non è stato necessario intervenire in alcun modo. Un garbato rifiuto ed una composta presa d’atto.-

-Quindi la questione è chiusa dite?-

-Oppure si è solo scelto un altro tavolo di gioco.-

-speriamo bene allora, ma Ambasciatore, perché tenete la borsa per terra? Mettetela nel posto a fianco a voi.-

-Non posso Vent, è occupato.-

Il Segretario crucciò la fronte, poi si mise a guardare perlesso il posto vuoto.

-Ahah, ambasciatore, non capirò mai il vostro umorismo!-

-Mi ci eserciterò segretario. Non temete.-

Calato il sole, un piccolo fuoco solitario illuminava scoppiettante un gruppo di poche persone che silenziose svolgevano diverse mansioni: Sian scrutava tra le fiamme continuando ad alimentarle quasi del tutto perso in esse; Jorunn rimuginava sugli eventi appena passati mentre controllava il suo martello, inclinandolo alla luce del fuoco, alla ricerca di eventuali danni sulla superficie metallica; Riannon infine era intenta a cucire qualcosa di stretto tra le sue mani. Una piuma nera di un corvo legata al capo e una piuma bianca posata accanto a sé.
Di tanto in tanto alzò lo sguardo verso i compagni, osservandoli, per poi tornare al proprio lavoro.
Dei passi alle sue spalle la fecero voltare di scatto, verso il buio. Mostrò un mezzo sorriso nel riconoscere le figure
“Unos, Randivar, bentornati. La ragazza? Come sta?”

“Bene, ma non ha trovato la sorella, ora vuole il suo branco molto stretto e sta senza noi… Per un po’” replicò Unos, togliendo l’armatura e ponendola ad asciugare vicino al fuoco.

Si sedette al fianco di Sian, battendo con la mano sul tronco accanto a sè, indicando il posto libero al fratello

“Abbiamo la reliquia, vero sì?”

Le Zanne rimasero a testa china. Solo delusione nei loro volti.

Randivar allora prese posto, mise le mani a scaldare al calore del fuoco e replicó

“No che non l’abbiamo, ho ragione? Siamo riusciti a riprenderci almeno il Fermaglio?“

Riannon annuì “Si, quello lo abbiamo. Tuttavia mio nipote rimane molto infastidito dalla mancata presa della reliquia, così come le Voci e chissà lo Sciamano”

“La colpa la sento un po’ mia” commentò Randivar “Con il mio nuovo ruolo di Akhmad forse dovevo fare qualcosa di più, aiutarvi meglio in battaglia… Essere una guida. Ma sento di non aver dato abbastanza, e mi scuso, mio branco...” anche lui chinó il capo e rimase fisso a guardare il fuoco.

Jorunn distolse lo sguardo dalla sua arma per osservare il compagno.

“Sono sicuro che ce la farai, amico mio. D’altronde, anche se non abbiamo dubbi sulla tua capacità in combattimento, non hai mai guidato delle truppe… Ti ci dovrai abituare, è naturale. Tuttavia anche noi dobbiamo imparare a farci guidare: spesso notavo alcuni di noi che nel furore della battaglia rompevano le linee, oppure non rispondevano quando chiamavi le formazioni e spiegavi il piano di battaglia. Farò in modo di aiutarti, affinché la voce dell’Akhmad arrivi chiaramente a tutti. E’ anche da una buona organizzazione che deriva la vittoria. E comunque nessuno ha ancora perso la vita per fortuna...”

Randivar abbozzò un sorriso e rispose

“Serve l’aiuto di tutti… E so che nessuno si tirerà indietro.“

Jorunn prima di rimettersi a controllare il suo martello diede un rapido sguardo davanti a sé, cercando di capire cosa ognuno stesse pensando. Sian sembrava particolarmente pensieroso.

“Oneri, colpe, responsabilità… Onori, meriti, doveri” disse il consigliere con voce pacata “Le azioni di ognuno si ripercuotono sul branco, non solo sul singolo.” scrutò i volti dei compagni, continuando “E’ forse questo legame che non è ancora del tutto saldo con i giovani, noi eravamo un branco e ora sbalzati tra le realtà e tra nuovi fratelli e sorelle, ci troviamo ancora a chiederci quale sia il nostro posto.”

Attese che tutti gli rivolgessero attenzione e guardandoli uno ad uno aggiunse “Noi siamo e saremo una famiglia a parte, nel branco. Basti vedere come facilmente ci raduniamo ogni volta, ma è questo e questo soltanto che siamo. Se iniziasse a prendere forma l’idea del branco nel branco, vedremmo infranto il nostro stesso motto.”

Fissò Riannon poi si voltò di scatto verso Randivar “Tu come me ora ricopri un ruolo che aiuterà a fare da ponte tra il vecchio e il nuovo, volevo solo che avessi questa consapevolezza.”

Chinando il capo e portando entrambe le mani a coprirsi la fronte mormorò

“Perdonatemi se risulto severo a volte nei vostri confronti… Ma siete tutto ciò che mi resta e… Perdonatemi...”

“Non hai nulla di cui chiedere perdono, Sian!” esclamò Mizar sbucando dagli alberi a pochi passi dal gruppo. Aveva il cappuccio calato sulla testa e in mano reggeva quella che sembrava una sacca di cuoio piena di erbe.

Con un cenno di saluto ai compagni sedette accanto al fuoco, poggiando al suo fianco la bisaccia e la cintura con le spade gemelle. Presa una fiasca dalla borsa, trasse un lungo sorso

“Hai agito come ritenevi giusto… Come abbiamo fatto tutti noi. Forse il problema è che ancora non siamo in grado di valutare se ciò che è giusto per noi lo è anche per il branco.”

Allentate le cinghie dell’armatura, Mizar fece un lungo, lento sospiro.

“In ogni caso io so quale sarà il mio posto, sarà sempre tra voi e qualsiasi pericolo… Anche se si trattasse di voi stessi.” Proseguì gettando un’occhiata in tralice a Riannon.
La donna, sentendosi osservata sia da Mizar che Sian, batté il palmo della mano sulla propria gamba, lasciando cadere a terra l’ago
“Mai, MAI una volta ho detto o fatto qualcosa per dividere il branco! Le Zanne sono sempre state la mia vita, ho dato qualsiasi cosa per tutti i membri del branco, e così avete fatto voi. E’ vero, c’è chi ha già trovato la sua strada, come Randivar e chi invece sta ancora tentando di capire quale sia il suo posto in questo mondo così diverso, come… Come me. Ma Sian, quello che serve adesso non è severità, o rimorso come Randivar stesso dichiara di avere. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Quando noi sentiremo di essere al sicuro, allora avverrà un naturale passaggio con i membri delle Zanne che hanno calcato queste terre mentre non eravamo qui. Noi stiamo facendo tutto il possibile per rendere sicuro questo posto e io, sinceramente, sono molto fiera di voi. Di essere stata il vostro Khan, ma soprattutto di potervi chiamare famiglia. Darei la mia vita per ognuno di voi. E ognuno di loro”
Un cenno del capo venne fatto nella direzione di un focolare poco distante, dove bivaccavano alcuni membri delle Zanne del Creato.
“Il nostro posto è l’uno al fianco dell’altro. Tutto qui, semplice e chiaro. La nostra forza è l’unione, come sempre” concluse Riannon prendendo finalmente fiato. Lanciò un’occhiata a Jorunn e Unos, prima di riprendere in mano l’ago caduto a terra e rimettersi a ricamare il lembo di tessuto su cui lavorava da un’ora circa, facendosi nuovamente silenziosa, i capelli che le coprivano il viso.

Con voce leggera Sian le rispose “Io questo lo so bene, tutti qui lo sappiamo. A volte tra noi non servono parole per capirci, ma non vale lo stesso per loro” indicando il focolare vicino “E’ a questo che vi chiedo di prestare attenzione, solo questo. Non date per scontato cose a noi palesi, perchè potrebbero esserlo per noi soltanto.” Si strinse un pugno al petto “Tempo al tempo troveremo un nuovo equilibrio, ma con ognuno impegnato a fare la propria parte ci vorrà davvero poco, lo sento”.

L’aria della sera andava rinfrescandosi quando dal focolare vicino il profumo del pasto serale si fece più intenso.

Sian scrutando in direzione dello stendardo del clan si rivolse al gruppo “Manca poco e banchetteremo, dopo se qualcuno avrà dei quesiti da pormi sarò a disposizione, se così non fosse andrò subito a dormire. Una volta tornati a casa andrò subito dal clan della Lince, ho molte domande che richiedono risposte per il percorso che mi sono scelto”
“E io cercherò la guida dell’Orso”, continuò Jorunn “La direzione l’ho già individuata, ma penso di avere bisogno di un po’ d’aiuto”.

Nel frattempo il resto delle Zanne stava iniziando a vociare e a riunirsi attorno al focolare principale.

Riannon seguì con lo sguardo la piccola lince, Lyn, che evidentemente affamata, stava alzandosi dal suo posto per avvicinarsi al calderone prima di tutti, attratta dal suo invitante profumo.

Nessuno degli Eroi del Velo accennò a muoversi, ma bastò un’occhiata per decidere di trattenersi ancora qualche minuto. Tra loro non servivano parole, era sempre stato così e non era cambiato, nonostante i decenni trascorsi.

In quel breve lasso di tempo, Jorunn decise di aprirsi, notando lo sguardo della donna “Sapete amici, sono un po’ in pensiero per Lyn: una di queste sere ha espresso a me e Nayra il suo disagio nel possedere il medaglione che le ha dato Calrado. Diceva che sentiva di non meritarlo perché ormai ha perso tutto, persino la speranza di cui porta il simbolo. A me dispiace da morire vederla in questo stato. Ho provato a rincuorarla, ricordandole di coltivare la speranza, faro che guida tutti noi, ma penso che potremmo aiutarla di più se le parlassimo insieme, proprio noi, che abbiamo condiviso con lei l’esperienza del Sogno. Che cosa dovremmo fare?”

Mizar sollevò lo sguardo dalle fiamme, con aria pensierosa. “Spesso ci dimentichiamo di quanto siamo stati fortunati. Siamo entrati in quel portale come un gruppo… E insieme ne siamo usciti.”

Fece una pausa, gettando una rapida occhiata ai volti illuminati dalle fiamme “Non tutti, certo, e forse non quando avremmo voluto, ma ne siamo usciti e siamo ancora insieme. In molti, dentro quel mondo infernale, hanno perso tutto. Se noi siamo confusi e disorientati, immaginate cosa sta passando chi si è trovato solo, più di cento anni dopo…”

Preso un’altro sorso dalla bottiglia, la gettò oltre il fuoco, facendola atterrare ai piedi dei fratelli Atavi.

“Chiunque voglia si serva… E’ un distillato particolare, viene dal profondo delle foreste. Dicevo… Ho passato giorni a chiedermi perché gli dei ci hanno permesso di tornare, qui ed ora. Forse la risposta è proprio questa, dobbiamo essere sostegno e guida di chi non ha più nulla. Dobbiamo servire questa generazione, come un tempo abbiamo servito la nostra…”

D’improvviso, senza alcun apparente motivo, Mizar scoppiò in una fragorosa risata “Ed eccoci qui, intorno ad un fuoco a parlare dei giovani… Per Azael, siamo davvero diventati vecchi!”.

Unos raccolse la bottiglia e ne bevve un lungo sorso “La nostra generazione è ancora qui, non dimentichiamo” borbottó.

Parve perdersi per qualche attimo ad annusare il liquore. Poi si riscosse e tornó a guardare gli altri.

“Basta dire che la piccola Lynn è sola, ha noi. Se tratti lei come se è sola, crede sempre di essere sola, mi finite?”

Le labbra tornarono al forte alcolico di Mizar “Ha perso e ritrovato, vero no? Come tutti, dentro e fuori di quel buco. Lei non crede che si è speranza ma lo è... Lei...”

Sentì che come sempre stava facendo confusione con pensieri e parole .

Incontró il sorriso mite di Sian che con uno sguardo amichevole lo liberó di quel fardello.

“Le parole non sempre bastano, come noi anche lei avrà bisogno di tempo, vedrà con le nostre stesse azioni rinascere e crescere la speranza, poi starà a lei ritenersi o meno degna.”
Randivar replicò schiettamente “Non bastano o, a volte, non servono neanche. Lyn lo sa che con noi ha trovato una nuova famiglia, si deve solo abituare come noi tutti... Tutti ci dobbiamo abituare al nuovo.” Fece un mezzo sorriso

“Riannon ha ragione. Non serve severità, rimorso… O questo alone di tristezza che ci sta avvolgendo. Stiamo vicini gli uni agli altri e tutto andrà per il meglio, potremo superare qualsiasi ostacolo!”

Nel mentre, Nayra si avvicinò al gruppo, battendo le mani per richiamare l’attenzione dei sei ritardatari

“Ehi ragazzi, la cena è pronta da un pezzo. Forza, il Khan ha fatto la sua famosa fagiolata! Ci vuole proprio dopo questi giorni infernali. Dai che si fredda!”

“Arriviamo, arriviamo” disse Riannon, alzandosi sorridendo “Lo sai che noi vecchietti abbiamo bisogno del nostro tempo”.
Riannon ripose il proprio lavoro nella borsa che teneva appesa al fianco, lanciando un’ultima occhiata al ricamo di una lince nera su cui stava lavorando, deglutendo.
Quasi come un sol uomo, anche il resto del gruppo si alzò e si riunì alle altre Zanne per la cena.

Altopiano del Serpente, qualche giorno dopo la partenza

L’uomo continua la sua lunga e inesorabile marcia!
Ha ormai lasciato da giorni il verde manto della sua amata Foresta e si sta spingendo sui monti, in mezzo alla neve e al freddo, armato solo di un bastone e della sua volontà d’animo…

<< È quasi scesa la notte, devo accendere un fuoco, non posso rimanere al buio…>>

Il suo istinto lo mette in guardia, sa di non essere solo, ma ancora è presto per capire chi è la preda e chi il predatore

*Ora dormiamo… domani è un altro giorno*

Con quest’ultimo pensiero, Alycant si addormenta vicino al fuoco, scaldato dalle scoppiettanti fiammelle e cullato dai suoni della notte, mentre volge un ultimo sguardo verso il firmamento, fissando per un lungo istante la luna, mentre la sua anima ulula e freme nell'idea di una nuova caccia…


Il Mattino seguente

<< Impronte! Un orso! Che strane, sono più grandi del normale e dalla profondità , pare che questa bestia sia...>>

<< AAAAHGRAAAH!!!!!>>

In lontananza si sente un imponente ruglio, che si espande in tutta l’area attraverso un eco terrificante che sovrasta ogni altro suono!

Per un breve istante Alycant si alza di scatto, scosso e allarmato da quel verso, ma quando lo riascolta per la seconda volta, percepisce due emozioni provenire da quelle… urla: paura e angoscia.
È una Zanna ed è conscio del fatto che il suo compito è salvaguardare la Foresta e salvare un animale dal suo crudele destino è uno dei suoi compiti, senza mai intromettersi nel corso naturale della vita; quindi incomincia la sua corsa verso quel lamento, cercando di individuare altre impronte, per seguire le tracce della bestia, perché c’è qualcosa di strano e vuole vederci chiaro!

Un’ora dopo

<<aaaahgraaaaah!!!!>>

Carcasse di animali ovunque, la neve candida macchiata da purpuree pozze di sangue, mentre dinnanzi a lui si staglia in piedi su due zampe un Orso dal bianco manto, grande almeno 3m, che si agita e si lamenta come in preda ad un raptus di follia…
Ad un certo punto inizia a rotolare a terra, con una delle zampe anteriori inizia a graffiarsi la testa, fino a lacerarla completamente e da quei tagli emergono due corna taurine!
Le ossa dell’orso iniziano a fare un rumore strano, come se si stessero rompendo una dopo l’altra, mutando così il proprio corpo in una forma grossolana e deforme! Il pelo che un tempo era bianco e candido, or si fa sempre più grigio, mentre gli occhi s’iniettano di un rosso scarlatto!
L’Orso in agonia, con le sue ultime forze guarda Alycant per un secondo e con uno sguardo sconsolato emette un ultimo e soffocato grido di dolore e sofferenza, quasi come una richiesta di aiuto, per poi accasciarsi al suolo inerme.

Alycant non si fa attendere e parte in corsa, volendo prestare soccorso alla povera bestia, quando ad un certo punto, l’Orso si rialza come rinvigorito e con un ruglio famelico, fissa con sguardo assassino Alycant, pronto a balzargli addosso per divorarlo!

<< Dannato Velo…>>

Mormora così Alycant, impugnando solo un randello di fortuna, creato con un bastone trovato a terra qualche giorno prima! Dinnanzi a se, una bestia corrotta dal Velo in fase di trasformazione ed è suo compito far cessare le sue sofferenze, anche a costo di rimetterci la vita!

Alycant carica, mentre la bestia lo asseconda venendogli incontro! L’impatto sarà violento e lo scontro sicuramente finirà solo con la morte di uno dei due…

<< NEL CREATO LA FORZA! NELL’UNIONE LA VITA!!!>>

Un ultimo grido prima che il Lupo affronti l’Orso corrotto!


Qualche minuto dopo

I due giacciono a terra inermi, ma solo in uno vi è ancora un briciolo di soffio vitale…
Alycant con un immane sforzo solleva la testa e poi il busto, cercando di farsi forza per rialzarsi in piedi!
È ricoperto da lacerazioni su tutto il corpo, mentre il sangue copioso si riversa sul bianco terreno…

La creatura giace a terra immobile, ma lo sguardo di quella bestia pare rilassato, come se avesse finalmente trovato la pace, dopo un lungo tormento.

Alycant si avvicina e con un ultimo sussurro: << Riposa… hai sofferto anche trop…>>

Il Khan delle Zanne si accascia a terra, probabilmente indebolito dalle innumerevoli ferite! La sua vista offuscata, i suoi arti non rispondono, il suo corpo è intorpidito; vede da lontano una figura avvicinarsi a lui, non riesce a distinguere le fattezze di quella persona e per l’immane sforzo, si accascia nuovamente a terra, privo di sensi.


Il mattino seguente

Alle prime luci dell’alba Alycant riprende conoscenza, è ancora debole e capisce di esser stato soccorso da qualcuno! Si trova in una tenda, con al centro un piccolo fuoco a riscaldarlo e dall’altra parte una figura incappucciata, che lo osserva nell’ombra.

<< Il piccolo Sealgair si è svegliato! Molto bene…>>

<< Chi… sei? Mi conosci? Sei tu che mi hai salvato?>>

<< Ssst! Non parlare troppo! Sei debole, le tue ferite potrebbero riaprirsi! Non agitarti>>

<< Ti sono debitore... Posso sapere il nome del mio salvatore?>>

<< Ahahah! Aaah i giovani d’oggi! Vogliono sempre sapere tutto! Arriverà il giorno in cui ci rivedremo, per ora guarisci, mangia e rimettiti in forze, che il tuo Branco ti aspetta!>>

L’uomo si alza e saluta Alycant con un cenno della sua mano, uscendo di scena…

<<aspetta! Dove vai?>>

<< Al prossimo incontro, giovane Lupo!>>



Verso sera…

Alycant si è lievemente ripreso dalle ferite, anche grazie alle miracolose cure a cui è stato sottoposto, notando in quella tenda erbe medicamentose e resti di una possibile lavorazione alchemica, ma di più non ne capisce e in cuor suo sa di esser stato fin troppo fortunato!
Prende con se un coltello da caccia, e si dirige a passo spedito verso il luogo dello scontro, per dare degna sepoltura all’Orso ed estrarne la sua nuova arma!
Arriva nei pressi della carcassa, ormai ricoperta dalla neve!
Ne scuoia le carni e ne ricava della pelle per coprirsi dal freddo pungente, ed estrae con fatica il possente femore della bestia, per poi seppellirne ciò che ne rimane:

<< Ecco la mia nuova arma! Ti porterò sempre con me e insieme ci vendicheremo per ciò che il Velo ti ha causato! Non verrai dimenticato, come non verranno dimenticate le innumerevoli creature che hanno sofferto a causa di quella putrida piaga! Ti chiamerò… “LAMENTO!” come il richiamo d’aiuto che mi ha fatto giungere fino a qui! Ed ora, torniamo a casa!>>

In una nota taverna della Capitale



- È successo davvero, quindi? Ho sperato che le voci che correvano venissero smentite dal ritorno della spedizione.

- Non sarà facile per i seguaci del Dio Traxis, almeno fino a che la minaccia di Crisso non sarà scongiurata… sono in molti e rischiano di farsi trascinare dalle parole del Gran Sacerdote e combattere al suo fianco… dopotutto, per un seguace, il pensiero di vendicare la morte del proprio Dio, uccidendo coloro che hanno permesso avvenisse, è… allettante. Al loro posto io stesso mi troverei a disagio…

- Deve essere un pensiero che preoccupa anche gli stessi Eroi, seguaci del Dio, tanto che hanno sparso la voce di voler discutere del Culto, alla luce dell’avvenimento, con quanti ne saranno interessati, la prossima volta che le fazioni si ritroveranno spalla a spalla… Ovviamente hanno diffuso l’annuncio in lungo e in largo, su Elian e, se non mi sbaglio… sì, eccolo: dovrebbe essere quello lì, ne hanno appesa una copia anche sulla bacheca della taverna. Renald, tu che sei erudito, puoi leggercela?

- Hey, io li pago i servigi del mio segretario… oh, vai pure, che non mi si venga a dire che ostacolo il diffondersi delle notizie…

- Ehm ehm…

“A nome del Culto di Traxis, appartenente ai Sette Culti Uniti e con il benestare della Somma Sacerdotessa Solenne, noi seguaci del Dio ed Eroi di Malverna…. “

Anno 102, Terzo giorno del Quarto mese, Lotonero, Palazzo di Axan Su

“Padre ma come sono fatti gli Artefatti della Conoscenza?”
“Ishan, ciò che vogliamo sapere non è sempre ciò che dobbiamo sapere. La conoscenza è come un corso d’acqua e l’uomo che vi si avvicina ne è il letto. Se gli argini non sono pronti a reggerne le piene, il fiume straborderà ed arrecherà danno a tutto ciò che lo circonda; mentre se questi sono ben rinforzati dalle consapevolezze allora il letto del fiume sarà in grado di resistere agli incrementi della portata che l’accesso ad ulteriore conoscenza comporta.”
“Ma come facciamo a trovare qualcosa di cui non conosciamo la forma?”
“Figliolo, non sarà la forma dell’Artefatto a reclamarne l’identità ma la conoscenza celata al suo interno”

Anno 218, Ventiquattresimo giorno dell’Ottavo mese, Ovest delle Paludi degli Avi, Accampamento

“Ho sentito dire che avete recuperato un frammento di un focus”
“Già”
“Posso vederlo”
“Eccolo. Ileacham porgi il frammento a Diamante.”
“Mmmmmh… conoscete la storia di questi oggetti?”
“Forse, ma forse spiegandocela meglio potrete chiarirci meglio le idee”

Anno 106, Decimo giorno del Dodicesimo mese, Lotonero, Palazzo di Axan Su

“Non è rimasto più molto tempo, sento la scintilla che sta abbandonando il mio corpo”
“Padre, dovete riposare ora”
“NON V’è PIù tempo! Cough… Cough… Phuah! Ishan… passami quel fazzoletto, devo pulirmi il volto. E smettila di agitarmi”
“Padre vorrei solo non vi affaticaste”
“Nel far ciò che si deve non v’è fatica, vi è solo onore”

Anno 218, Ventiquattresimo giorno dell’Ottavo mese, Ovest delle Paludi degli Avi, Accampamento

“I focus erano dei catalizzatori di conoscenza. Le memorie e le tradizioni delle famiglie venivano poste in questi oggetti che potevano avere qualsiasi forma: una spilla, un elmo… ecco ad esempio quello che avete in mano ora se non ricordo male faceva parte di una spada”
“Una spada…”
“Questi oggetti interagivano col focus maggiore come un fiume con i suoi affluenti. Venivano poi tramandati dal capofamiglia al suo erede”

Anno 106, Dodicesimo giorno del Dodicesimo mese, Lotonero, Palazzo di Axan Su

“Argh… alzatemi!”
“Iskandar, Aadil…”
“Io, Janak Sal’Kadrhaal, Dayaq dell’Ordine della Fiamma, con effetto immediato, su autorizzazione dell’Imperatore Reggente e con l’approvazione della famiglia Clematis, cedo a t… cough… cough… Phuah! …ti dichiaro, Ishan Sal’Kadrhaal, Istilik dell’Ordine della Fiamma, degno dell’incarico di Dayaq che la mia scintilla non può più sostenere. Cogh… Cough… Cough…”
“Con onore ricevo questo incarico”
“Cough… Cough… affinché questa nomina abbia effetto è dunque necessaria l’ultima prova.”

Anno 218, Ventiquattresimo giorno dell’Ottavo mese, Ovest delle Paludi degli Avi, Accampamento

“Ormai questi focus sono inutilizzabili, ma antiche leggende narrano che uno di questi fosse un mantello in grado di ignorare alcuni colpi di lama. Ma sono leggende. è passato davvero troppo tempo e, anzi, onestamente sono molto stupito di vederne un frammento in queste terre.”
“A tuo avviso esiste un modo per rintracciare questi focus in qualche modo?”
“Eh, bella domanda. Onestamente non saprei ed al momento direi di no. Già averne trovato uno qui è un risultato inaspettato”.

Anno 106, Dodicesimo giorno del Dodicesimo mese, Lotonero, Palazzo di Axan Su

“Figlio, hai passato l’ultima prova con onore, dimostrando il tuo valore dinnanzi a tutti. Per effetto di questo tuo successo conferisco a te, Ishan Sal’Kadrhaal, Dayaq dell’Ordine della Fiamma, l’Anello Rubino.”
“Grazie Padre”
“L’antica leggenda narra che l’Anello Rubino un tempo fosse uno degli artefatti della conoscenza. Non ci è dato sapere se sia realmente così, tuttavia chi l’ha portato si è sempre contraddistinto per l’arte dell’oratoria e della politica. Cogh… Cough… Cough…”
“Padre, ricevo da te questo primo dono che difenderò con la mia vita”
“Sarà tuo compito, Dayaq dell’Ordine della Fiamma, quello di comandare l’Ordine con l’obiettivo di perseguire la conoscenza poiché Cogh… Cough… Cough… poiché la fiamma va alimentata costantemente. Sarà tuo compito anche quello di preservare la conoscenza da mani improprie e di controllarne l’utilizzo poiché Cogh… Cough… Cough… poiché la fiamma deve sempre rimanere male e mai diventare incendio, o da barlume di luce diverrà elemento di Cogh… Cough… Cough… di distruzione”
“Alimenterò la conoscenza ed il suo sapere sarà strumento per l’Impero di Shamsar. Preserverò la conoscenza lasciando che la sua luce illumini sempre il cammino dell’Impero. Controllerò la conoscenza affinché la sua fiamma non si tramuti mai in incendio. Possa l’aria terminare il suo passaggio nei miei polmoni laddove venissi meno al mio impegno”.
“Io Cogh… Cough… Cough… Io, Janak Sal’Kadrhaal, sono testimone del tuo giuramento insieme agli Dei ed agli altri Qor dell’Ordine della Fiamma. Voi cough… cough… Phuah! Voi, Qor dell’Ordine, aiuterete il vostro nuovo Dayaq nella sua missione?”
“Si lo faremo”
“Darete la vostra vita per la conoscenza”
“Si lo faremo”

Anno 218, Ventiquattresimo giorno dell’Ottavo mese, Ovest delle Paludi degli Avi, in un posto lontano da occhi ed orecchie indiscrete, Fiamma Ardente

“Abbiamo la certezza che possano essere gli antichi artefatti della conoscenza?”
“No, assolutamente”
“Eppure moltissime informazioni coincidono”
“Troppe sono le affinità con gli antichi artefatti”
“Eppure non v’è certezza che lo siano”
“Mio Dayaq, cosa facciamo?”
“Miei Qor, la conoscenza è come un corso d’acqua e l’uomo che vi si avvicina ne è il letto. Se gli argini non sono pronti a reggerne le piene, il fiume straborderà ed arrecherà danno a tutto ciò che lo circonda; mentre se questi sono ben rinforzati dalle consapevolezze allora il letto del fiume sarà in grado di resistere agli incrementi della portata che l’accesso ad ulteriore conoscenza comporta.”
“E quindi?”
“E quindi rinforziamo gli argini del nostro letto. Cerchiamo di capirne di più e contestualmente assicuriamoci che i focus rimangano nelle migliori mani possibili che conosciamo.”
“E quali sono le mani migliori, mio Dayaq?”
“Le nostre.”

XIII ACADEMICUS

"TREDICESIMA!"
"ME-CHA-NI-CUS!"
"TREDICESIMA!"
"A-CA-DE-MI-CUS!"

Il tutto seguito da un tripudio di salve verso l'azzurro del cielo.

Così, il ventiduesimo giorno dell'ottavo mese dell'anno 218, nacque il secondo gruppo di ricerca di Erendia, a distanza di 147 anni da quando Dingo Iærda lasciò il primo per entrare nel portale e diventare un "eroe di Malverna".
XIII Academicus è il nome di un gruppo scelto, un gruppo di studiosi, al servizio dell'esercito, con un solo scopo: cercare reliquie del mondo antico e tecnologie perdute per radunarle nel solo luogo in grado di studiarle nel modo più adeguato: Erendia.

Ludovico Van Dekker ha preso sotto di sè questo corpo, permettendogli di nascere all'interno della XIII Mechanicus.
L'Academicus spera di portare lustro ad Erendia ed al Gymnasium, compito per il quale lavora notte e giorno.

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A Sud del Groviglio, Clan del Lupo, accampamento Branco delle Zanne del Creato

Un uomo esce dalla sua tenda, alla sua sinistra lo Stendardo delle Zanne e alla destra un possente Martello da guerra.

<< Mathan! Fratello mio... ascolta! Sto per partire!>>

<< Come? In che senso stai per partire? Dove andiamo?>>

<< Tu e gli altri del Branco da nessuna parte! Io ho bisogno di schiarirmi le idee, da solo. So che il Branco deve rimanere unito e così deve essere, ma io ho bisogno di ritrovare me stesso>>

<< Non ti capisco! E dove pensi di andare? Per quanto tempo starai lontano dal Branco?>>

<< Credo che mi inoltrerò nella Foresta fino ad arrivare a Nord, nei pressi del Clan dell'Orso! Da lì poi proseguirò verso le Montagne! Ora che non sono più un fanciullo, ora che il nostro Branco è ormai cresciuto, voglio mettere alla prova me stesso, ancora una volta! >>


<< Capisco... è per via di quel...>>

<< No! Non solo! Tutto quel cianciare con i nobili delle altre fazioni, accordi segreti, alleanze prive di consistenza come la nebbia del mattino, vuote parole che mi hanno stancato e mi hanno allontanato dal mio vero essere, dalla mia vera natura! Voglio ritrovare me stesso, nei valori del nostro popolo, in Odom Rak! >>

<< D'accordo... però... cosa dirò agli altri! >>

<< Tranquillizzali! Insieme a Riannon guidate il Branco in mia assenza, con Randivar addestrate i guerrieri, che siano pronti per le prossime sfide che dovremo affrontare! >>

<< Sarà fatto, mio Khan! >>

<< Fratellino, Alycant va benissimo! Non siamo in presenza di estranei! Piuttosto... tieni! >>

<< Ma... ma... il tuo Stendardo? E perché anche il tuo Martello? >>

<< Te li affido! sopravviverò solo con la mia forza e la mia volontà! Non mi serve altro, se voglio cercare di superare i miei limiti e ritrovare me stesso! Custodisci per me lo Stendardo e riporta a casa da nostra madre il Martello, dille che è tempo che io mi trovi la mia arma... lei capirà! >>

<< Sarà fatto! >>

<< Bene... Ti ringrazio! Saluta gli altri... a presto e ricordati...
NEL CREATO LA FORZA... >>


<< NELL'UNIONE LA VITA! Buona caccia Fratello!>>

Non sono affatto contenta Renald di non avere un giaciglio in un ambiente separato dagli altri. Anche se nessuno a parte te mi può vedere, sono pur sempre una signora.
E non sta bene che una signora dorma con tutti questi giovani!
…
Si è vero, ultimamente abbiamo dormito in luoghi peggiori, ma speravo che tu chiedessi a Lia un posto apposta per me. Anche se ti guarda strano quando mi parli, avresti pure potuto provare. Al massimo ti avrebbe detto di no!
…
E inoltre non capisco proprio cosa ti sia preso di accettare quel lavoro Renald, pensavo che avessi altre aspirazioni.
…
Si è vero. Da qualche parte bisogna pur cominciare e in questo modo mettiamo assieme il pranzo con la cena. Effettivamente poi il Calice d’Oro è un posto molto elegante e il tuo ruolo ti permette di stare a contatto con la gente che conta. Tuttavia stai attento, quella Lia non mi convince affatto!
…
Non sono affatto gelosa Renald, non tirare sempre in ballo questa stupida storia. Ti metto solamente in guardia: nonostante sia una persona alla mano è pur sempre una occhi cangianti. Basta un passo falso e….
…
Non è una semplice locandiera e dovresti saperlo bene anche tu. Il mio intuito femminile mi dice che in lei c’è molto, molto di più, altrimenti la nostra Regina non la avrebbe elevata al quel rango. Fai solo attenzione che un giorno tu non debba essere costretto a scegliere tra la fedeltà a lei e quella a Lord Saeros. Lo sai che sarebbe la nostra rovina, vero?
…
Benedetto fratello. A volte sei così ingenuo. Comunque è vero quello che dici: senza rischio non c’è guadagno.
…
Dai non mi fraintendere non ce l’ho con Lia, o con Lady Lia come ti ostini a chiamarla quando non è presente, anzi è una persona molto gradevole, ma siccome ti voglio bene è giusto che ti metta in guardia.
…
Ti conosco, non sei prudente come dici.
…
Ah, vuoi un esempio? Sai che nessuno ancora mi può vedere e mi hai presentato alla Regina Senza Tempo. Non mi sembra affatto prudenza questa… Per fortuna sua Maestà non si è sentita presa in giro! Comunque forse hai fatto bene. Almeno ha sentito parlare di me… Sai mi piacerebbe un giorno, quando finalmente ricomparirò alla vista di tutti, diventare una dama di compagnia di Sua Maestà!

Ciao, sono Alessandro ci siamo conosciuti come la guida che vi portava alla taverna
confermo quanto detto da Branzo.

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Gruppo Pubblico Bollaverdelive

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